Onorevoli Colleghi! - La Sardegna è, fra le regioni italiane, quella che ha offerto e offre tuttora il contributo più alto alle esigenze di sicurezza e difesa nazionale, in termini di infrastrutture e servitù militari. Tali infrastrutture offrono una notevole ricaduta economica ed occupazionale, ma costituiscono pur sempre un limite allo sviluppo di attività produttive, quali turismo e agricoltura, nei territori sottoposti a servitù. In questo contesto, la presenza di tali infrastrutture rappresenta l'unica occasione di occupazione per le comunità che si trovano nelle vicinanze di un insediamento militare. Tra le varie installazioni vanno segnalati i poligoni di tiro interforze di Capo Teulada e di Perdasdefogu.
      Nel comune di Arbus, nella frazione di Sant'Antonio di Santadi, è dislocato un consistente nucleo dell'Aviazione militare presso il poligono di Capo Frasca che, tuttavia, nonostante la sua importanza, non è classificato quale poligono militare permanente.
      Questo comporta una serie di disagi: da un lato i militari di stanza non ricevono l'indennità prevista per il servizio presso i poligoni permanenti, nonostante il fatto che svolgono la stessa attività degli altri due poligoni di tiro permanenti; dall'altro i pescatori del locale compartimento hanno difficoltà ad ottenere l'indennità di fermo che spetta loro durante le esercitazioni militari. A maggior danno dei pescatori locali va ricordato che insiste nella stessa zona la riserva marina «Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre», che si estende su una superficie di 30.357 ettari ed è in pratica la più grande d'Italia.
      Con la presente proposta di legge intendiamo sanare queste disparità e per tali motivi ne auspichiamo la sollecita approvazione.

 

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